Nell’ultimo articolo ti abbiamo parlato di Sant’Antonio, la festa più importante di Mamoiada, perché apre le danze al Carnevale di Mamoiada con sa prima essida, ovvero la prima esibizione dell’anno delle nostre maschere: i Mamuthones e gli Issohadores, famosi in tutto il mondo.
Il carnevale di Mamoiada
A partire da sa prima essida, a turno i vari rioni di sabato in sabato organizzano le serate in maschera fino al sabato delle pentolacce. Il Carnevale si chiude poi con la morte del fantoccio “Juvanne Martis sero”. Juvanne, durante la giornata, vaga tra le vie del paese, accompagnato da persone vestite a lutto, che chiedono conforto ai propri compaesani e in cambio ricevono vino e dolci. Il giro si conclude poi in piazza, a tarda sera e la sua morte segna la fine del Carnevale.
Il periodo tra gennaio e martedì grasso dunque per noi è un susseguirsi e intrecciarsi di balli, feste in maschera improvvisate, di Mamuthones e Issohadores, di dolci tradizionali e tipici dell’occasione, e ovviamente di buon vino Cannonau. Insomma, viviamo un clima di festa perenne.
Mamuthones e Issohadores: chi sono?
Le origini di Mamuthones e Issohadores sono antichissime e si perdono nella notte dei tempi, ancora oggi però questi due pilastri di storia e tradizione sono orgogliosamente conservati e tutelati da tutte e tutti, giovani e meno giovani, e hanno rappresentato il riscatto della nostra comunità persino negli anni più bui.
Tutelare la tradizione, portarla avanti intatta e tramandarla ai più piccoli sono piccole grandi azioni quotidiane che ci hanno permesso di farci conoscere sotto un aspetto culturale e antropologico. È dimostrando di saper proteggere le tradizioni più arcaiche che abbiamo dato prova di essere un paese di cultura, al passo con i tempi anche in tema di accoglienza e ospitalità, oltre che di intrattenimento e folklore.
Le maschere sarde più famose al mondo
Entrambe le figure sono di sesso maschile, ma vestiti in maniera del tutto contrastante tra loro: i Mamuthones indossano pelli scure, maschera nera e grandi campanacci sulle spalle; gli Issohadores invece sono vestiti di rosso, con il fazzoletto floreale, campanacci più leggeri e, nel caso la portino, con la maschera bianca.
Il rito inizia con la vestizione, momento fondamentale, perché rappresenta la metamorfosi degli uomini in Mamuthones e Issohadores, che perdono la propria identità e si calano completamente nella parte, indossando sa visera, la maschera che li fa diventare altro rispetto a sé stessi, dei veri Mamuthones e Issohadores.
Una volta concluso il rito della vestizione, i Mamuthones si dispongono in fila, con un gruppo di Issohadores che li guida e un gruppo che li segue, ognuno di loro occupa un posto ben preciso, in particolare l’Issohadore che guida il gruppo, ovvero quello detta la danza e i tempi per tutti gli altri.
Il Carnevale di Mamoiada tra mistero, ospitalità e Cannonau
In passato, all’epoca di nostro nonno, queste danze avvenivano anche all’interno delle cantine: il gruppo si esibiva per le strade del paese e faceva tappa nelle case, dove i padroni di casa (nonno Gesuino compreso) offrivano il vino di proprietà e qualche dolce tipico dell’occasione, come le caschettas e orulettas.
I significati di questa danza si alternano passando da riti propiziatori a tentativi di conquista da parte degli stranieri, fino a diventare simbolo di buon auspicio, quando per esempio un Issohadore acchiappa una donna con la sua corda, sa soha.
Il mistero che si cela dietro queste maschere sarde è ciò che le rende così intriganti e così attrattive, ma per noi, al di là del loro significato vero e proprio, rappresentano la nostra identità, la nostra cultura, le nostre radici più profonde.
Spesso, presi dalla frenesia e dalla routine del Carnevale mamoiadino, non ci soffermiamo abbastanza a osservarli, e tendiamo a cedere il passo e a dare la precedenza alla calca di turisti che li seguono. Però, quando ci viene voglia di riprenderci qualcosa che ci appartiene, allora ci fermiamo, li ammiriamo insieme ai turisti, ci lasciamo trascinare dalla danza e così, all’improvviso, ci ritroviamo con i brividi in mezzo alla folla, a pensare quanto siamo fortunati per essere nati in questo bel paesello nel centro della Sardegna: Mamoiada!
Se hai voglia di vedere Mamoiada per questo Carnevale e fare un’ottima degustazione di Cannonau Mussennore o Mussennore Rosato, scrivici su info@cantinamussennore.com, saremo felicissimi di farti da guida.