Il rito ancestrale di Sant’Antonio Abate tra maschere, Cannonau e tradizioni
Il 2022 inizia con una grande mancanza per il paese di Mamoiada: la festa di Sant’Antonio Abate. Co-patrono del paese, è sicuramente il santo più sentito e festeggiato dai mamoiadini. Il 16 gennaio, intorno alle quattro del pomeriggio, tutti i rioni del paese accolgono i propri abitanti attorno a grandi radici, pronte per essere accese appena verrà acceso il primo fuoco del paese, quello della parrocchia, che si accende una volta che il sacerdote avrà compiuto il rito della benedizione.
È così che la festa di Sant’Antonio Abate di Mamoiada inizia: si accendono i fuochi e via, attraverso un’esperienza spirituale ricca di tradizione e rispetto.
Anche per noi della Cantina Mussennore, Sant’Antonio è un evento importante, è uno di quei momenti dove il legame con le nostre radici e le nostre tradizioni si rafforza ulteriormente di anno in anno. Per questo sentiremo una forte mancanza nel non poterlo vivere come avremmo voluto: in compagnia dei nostri compaesani, a scaldarci davanti ai fuochi. Per compensare, abbiamo pensato di parlartene in questo articolo e di condividere con te la bellezza di una festa che ti stupisce ogni anno come se fosse la prima volta.
Cosa significa Sant’Antonio a Mamoiada?
Per noi Sant’Antonio, più di tutte le altre feste di Mamoiada e di tutte le sagre, è motivo di unione, condivisione, ma soprattutto rispetto e tutela delle tradizioni. Se dovessimo descriverlo con un’immagine, siamo sicuri che ognuno di noi avrebbe in mente la stessa: un bicchiere di Cannonau in compagnia, davanti a uno dei tanti fuochi sparsi per il paese.
La festa di Sant’Antonio ci permette di convivere per almeno due giorni con i nostri vicini e di condividere i pasti, i dolci, il vino di proprietà che, come immaginerai, non manca mai. Significa accogliere i compaesani dei rioni vicini e di quelli più lontani e ricambiare la visita. Girare i fuochi, come si dice da noi, ti permette di visitare ogni rione, dove troverai ad accoglierti sorrisi, chiacchiere, buon cibo, coccone in mele, caschettas, papassinu biancu e papassinu nigheddu, tutti dolci tradizionali e caratteristici dell’occasione, rigorosamente fatti in casa. Noi della Cantina Mussennore te l’abbiamo detto mille volte, a Mamoiada puoi bere un ottimo Cannonau ovunque, e la festa di Sant’Antonio è l’occasione giusta per assaggiare tanti ottimi vini.
Il rito di Sant’Antonio a Mamoiada è molto sentito. Ogni mamoiadino e ogni mamoiadina aspetta con emozione il 17 gennaio per sa prima essida, letteralmente la prima uscita, ovvero la prima esibizione dell’anno delle nostre maschere, i Mamuthones e Issohadores, che danzano per le vie del paese, sempre attenti a non dimenticare nessun rione. A Sant’Antonio sono sempre loro gli ospiti d’onore in ogni fuoco, è a loro che va il primo invito dei dolci e del vino.
La prima uscita delle maschere di Mamoiada è un rito antichissimo, che apre le danze al Carnevale di Mamoiada, su Harrasehare. Non potremo vivere il rito di Sant’Antonio come avremmo voluto in questo 2022, la speranza è di poterci ritrovare a Carnevale in piazza, sempre davanti a un buon calice di vino!